Gambe toniche dopo i 50 anni? Ti basta una routine di 10 minuti!

Gambe toniche dopo i 50 anni

La routine che oggi voglio condividere con te ha l’obiettivo di ottenere gambe toniche dopo i 50 anni (ma anche a sessanta, settanta…).

La particolare routine di oggi va a imitare gli esercizi che fanno le ballerine… a modo nostro però!

Infatti, come vedrai nel video, utilizzeremo un rotolone di carta – di quelli che abbiamo tutte in casa e in cucina – come alleato prezioso per i nostri esercizi.

Questi movimenti, che durano circa 10 minuti, partendo dal riscaldamento e concludendo con lo stretching, ti aiuteranno non solo a far lavorare le gambe, ma ad agire sulla flessibilità, per essere sempre più sciolta.

Ogni quanto puoi fare questo esercizio per avere gambe toniche dopo i 50 anni?

Ti consiglio di fare questa routine 2 volte a settimana e di abbinare la routine dedicata ai fianchi, che trovi QUI.

Facciamo insieme la routine di 10 minuti per avere gambe toniche dopo i 50 anni? Premi PLAY!

Ti consiglio di fare, soprattutto le prime volte, insieme a me la routine, per avere la certezza di eseguire correttamente ogni fase dell’esercizio.

La prima fase è il riscaldamento, molto importante, per far lavorare caviglie, ginocchia, quadricipiti, tutte le zone coinvolte nell’allenamento.

Per cosa utilizziamo il rotolone?

So che non aspettavi altro che questo momento… Ebbene, sarà lo strumento per simulare la posizione “sulle punte” delle ballerine.

L’importante è avere sotto una superficie (tipo un tappetino) per evitare che il rotolo scivoli e di poterti fare male.

Se non ti trovi bene con il rotolone, puoi usare uno o due libri, o qualsiasi oggetto che ti permetta di sollevare il tallone senza sforzi eccessivi, ma mantenendo la posizione corretta.

Quando arriverai al passaggio in cui alziamo la gamba – come appunto fanno le ballerine – non preoccuparti se non riesci a sollevarla più di tanto.

Sappiamo bene che la costanza è la chiave per migliorare di volta in volta e ritrovare flessibilità e un movimento più fluido e agile.

L’importante è tenere la gamba tesa, per lavorare nel modo corretto.

Gambe toniche dopo i 50 anni

Infatti, mantenendo la gamba tesa, mettiamo all’opera il quadricipite femorale e i vasti mediali e laterali, che sono i muscoli sopra al ginocchio, molto utili per evitare noie in una zona delicata per noi grandicelle.

Anche nella parte a terra, sia sdraiata che su un fianco, cerca sempre di eseguire ogni movimento in modo consapevole.

Cosa significa?

Significa avere il controllo del movimento e “accompagnarlo” in tutto il suo svolgimento, per far lavorare in maniera ottimale tutta la gamba, piede incluso.

Anche durante la fase finale di stretching, vedi fin dove arrivi e datti un piccolo nuovo obiettivo per il giorno successivo: la competizione vincente è solo con te stessa!

Fammi sapere cosa ne pensi e come ti trovi e condividi la routine con le tue amiche! Per non perderti tutte le nuove routine per il corpo, iscriviti al nuovo canale!

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Parola di Martina Bindi,
creatrice del metodo “bella senza trucco a 50 anni

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