L’infiammazione della pelle, la barriera cutanea, il pH, sono gli argomenti di questo articolo.
La nostra barriera cutanea rappresenta la prima difesa nei confronti di tutti gli agenti esterni e ha grandi capacità di adattamento per affrontare le varie fonti di stress che si presentano quotidianamente.
Il suo corretto funzionamento è di fondamentale importanza per il benessere della pelle.
Un film idro- lipo-proteico corretto, cioè l’equilibrio tra acqua, grassi e proteine, un giusto pH (debolmente acido), uno spessore adeguato e la tua pelle sarà sana e bella.
Se uno di questi elementi viene meno la nostra barriera non potrà assemblarsi correttamente.
In tal caso si creeranno le basi per una forte infiammazione della pelle
e una cascata infiammatoria dalla superficie fino al derma.
Una pelle che presenta segni di disidratazione porterà con sé necessariamente anche uno squilibrio del sebo e del pH.
Il pH della pelle è l’elemento fondamentale per la corretta formazione della nostra barriera cutanea.
Il pH della pelle regola il turn-over cellulare e una sua alterazione provoca un’accelerazione della “produzione” dei corneociti, i mattoncini che compongono la nostra pelle.
Questi arriveranno in superficie ancora non maturi (fragili) e formeranno una barriera impreparata e assolutamente non in grado di difenderci.
Un simile disagio di barriera crea negli strati più profondi della pelle una risposta infiammatoria e una vasodilatazione difensiva. Questo permetterà alle cellule del sistema immunitario, di migrare dal sangue ai tessuti per difenderli.
L’infiammazione, se trascurata, tende a diventare cronica e dagli strati più superficiali fino ai più profondi, porta ad un’accelerazione di tutti i processi di invecchiamento.
L’infiammazione può avere varia conseguenze:
- ispessisce il corneo e aumentano le rughe cornee (rughe superficiali);
- stimola la produzione dei melanociti e aumenta la possibilità di macchie post-infiammatorie;
- porta un aumento dei radicali liberi, che distruggono ialuronico, elastina e collagene.
- provoca un incremento di metalloproteinasi e glicazione. In maniera diversa distruggono e degradano le nostre proteine.
- crea un aumento della lipofuscina, un pigmento presente nelle nostre cellule. E’ causa delle macchie lentigo senili, le macchie giallastre (su viso e mani) tipiche delle persone più anziane.
L’infiammazione della pelle
con conseguente invecchiamento, può essere placata partendo dalla superficie.
E’ prioritario ripristinare la barriera cutanea, riportarla in parametri ottimali e fare una normalizzazione fisiologica della pelle.
Questo renderà la nostra cute libera di funzionare fino in profondità.
La pelle, infatti, lavora come un feedback esterno-interno e ripristinando la barriera ci sarà una risposta adeguata fino alla GDE, la giunzione dermo-epidermica e poi fino al derma.
Una vera e propria azione anti aging profonda.
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alla prossima
Francesca