Spesso tendiamo ad affidarci a prodotto chiamati “antirughe”, che sembrano andar bene per tutti i tipi di segni del tempo che passa. Il fatto, però, è che le rughe del viso sono diverse fra loro e ognuna di noi hai una serie di indicatori che le permettono di capire il suo stato specifico, con una semplice autovalutazione delle rughe del viso.
La prima differenza dell’approccio pro-aging è quella di ampliare l’orizzonte di valutazione, senza limitarlo alla singola imperfezione. Ogni segno, ogni inestetismo, merita di essere inserito nel suo contesto, che comprende il benessere dell’organismo e quello emotivo.
Una ruga non è solo una ruga.
È la manifestazione di quello che sta vivendo la tua barriera cutanea, il tuo corpo, un momento di cambiamento continuo, dato dal tempo che passa.
Il pro-aging abbraccia questo cambiamento e lavora per dar vita ogni volta, seguendo la naturale evoluzione fisiologica, ad una nuova (e bella) versione di noi stesse.
Per poter abbracciare questo cambiamento in modo consapevole abbiamo bisogno di conoscerlo e, quindi, di prenderci del tempo e fare un’autovalutazione delle nostre rughe.
A cosa serve l’autovalutazione delle rughe?
Per prima cosa, serve a capire la nostra reale età quella biologica, molto più adesa alla realtà di quella anagrafica.
Prova a pensarci. Ci sono persone che hanno la tua stessa età scritta sulla carta d’identità, ma che sembrano decisamente più grandicelle o più giovani.
Questo perché ognuno di noi ha la sua età biologica, ovvero il suo stato di salute, la sua funzionalità, che viene determinata da vari fattori, come lo stile di vita, la genetica, l’esercizio fisico, le abitudini del sonno, la presenza o meno di fumo o di alcolici nella dieta, ecc…
Pensa che diversi studi hanno dimostrato che la differenza tra età anagrafica e biologica può arrivare addirittura a 23 anni!
Quindi, per prima cosa, è importante valutare il nostro stato di salute e capire se il nostro stile di vita è adeguato o se abbiamo bisogno di intervenire in qualche modo.
Autovalutazione delle rughe e genetica
So cosa potresti pensare adesso.
Tutto interessante, ma tanto la genetica la fa da padrona e chi è “fortunata“ non avrà problemi di rughe, non importa che tipo di vita decida di condurre.
Sbagliato!
Questio passaggio è fondamentale perché il 70% dell’invecchiamento dipende da noi, dal nostro stile di vita, mentre solo il 30% è affidato alla genetica e non possiamo intervenire in alcun modo.
Capisci quanto è importante essere consapevoli e fare le cose giuste per prendersi cura di se stesse?
Qual è l’obiettivo dell’autovalutazione delle rughe seguendo il pro-aging?
Il nostro scopo non è quello di avere i un viso inespressivo, “piallato” a qualsiasi età.
L’obiettivo pro-aging è quello di far in modo che l’età biologica sia sempre inferiore a quella anagrafica.
Per esempio, se a 60 anni ne dimostri un’abbondante decina in meno, sarai una donna vissuta, con le sue rughe, ma naturalmente bella, la versione migliore possibile di te stessa.
Vediamo ora insieme cosa dobbiamo valutare!
Come noterai, non si tratta di concentrarsi sui singoli segni di espressione, ma avremo un approccio molto più ampio, come il pro-aging insegna.
Primo step dell’autovalutazione delle rughe: flessibilità ed elasticità
Fai attenzione in questo step e, se necessario a causa di qualche patologia, informati dal medico.
In questo modo possiamo capire la condizione dei nostri muscoli, quanto siamo in forma e in che modo possiamo migliorare questa condizione di partenza, iniziando anche con piccoli e semplici esercizi, per sciogliere le tensioni e ritrovare, pian piano, una condizione più flessibile, che si ripercuoterà in modo positivo anche nella vita quotidiana.
Non essere troppo esigente con te stessa in questa valutazione: sei ancora in tempo per migliorare l’elasticità, prestando sempre la giusta attenzione alla salute.
Non vogliamo certo peggiorare la situazione ma, al contrario, stare sempre meglio, cosa che si rifletterà sul nostro aspetto e sulle rughe.
Secondo step dell’autovalutazione delle rughe: la postura
La postura è molto importante e contribuisce alla definizione del nostro ovale, che tende a cedere con il tempo.
Pensa che circa il 45% delle posizioni che assumi ogni giorno è causa di inestetismi.
Una serie di vizi posturali favorisce doppio mento, décolleté cadente, una pancia pronunciata e inestetismi come cellulite e causa l’invecchiamento precoce dei tessuti.
Per questo è importante valutare la nostra postura, le abitudini quotidiane che abbiamo, causate spesso anche dal lavoro, e l’appoggio plantare.
Terzo step dell’autovalutazione delle rughe: il tono muscolare
È importante capire come stanno i muscoli, se abbiamo zone più toniche e più “rilassate”, che meritano di essere rese più toniche. Abbiamo invece fasce muscolari più contratte, che si possono sciogliere attraverso semplici movimenti, che possiamo fare in qualunque momento della giornata.
Quarto step dell’autovalutazione delle rughe: la microcircolazione
Qui si valuta la circolazione di superficie, quella periferica, individuando anche zone più calde o più fredde del corpo, per capire lo status circolatorio e come si riflette sia sul viso che sugli inestetismi del corpo.
La corretta circolazione viene rallentata naturalmente durante la menopausa e merita più attenzione e cura, anche attraverso massaggi e creme idratanti ed elasticizzanti.
Quinto step dell’autovalutazione delle rughe: la funzionalità degli organi e il sistema cardiovascolare
Ora andiamo a valutare lo stato generale dei nostri organi, la loro funzionalità, il sistema digestivo e l’efficienza intestinale, che si ripercuotono su viso e corpo.
Abbiamo già parlato spesso della Medicina Cinese, di come specifiche zone del viso riflettano la salute dei nostri organi.
Per questo è importante valutare lo stato generale della nostra salute, per stare bene, vivere al meglio della forma i nostri anni e, di conseguenza, essere più belle.
Ultimo step di autovalutazione delle rughe: lo stato reale della pelle
Arriva per ultimo, ma non per importanza, lo step che si occupa della pelle, di capire se è in equilibrio, se la rispettiamo durante la detersione e la idratiamo a fondo… oppure la “maltrattiamo” e le accorciamo la riserva funzionale con trattamenti aggressivi e peeling.
Una pelle in squilibrio, infiammata, poco idratata, invecchierà precocemente e, di conseguenza, farà invecchiare prima anche te.
Per questo è importante fare una completa autovalutazione.
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