Oggi parliamo dei conservanti nei cosmetici.
Come sempre nel nostro settore regna il caos… il marketing detta le regole del gioco e chi ci rimette è sempre il consumatore.
Proprio per questo, conoscere come stanno le cose in modo chiaro e semplice, ti permetterà di difenderti “dalle bufale” e di fare acquisti consapevoli.
Iniziamo subito?
Premetto che i conservanti sono FONDAMENTALI per un cosmetico.
Sono regolamentati dal Regolamento Europeo N. 1223 del 2009.
Entrato in vigore a tutti gli effetti da Luglio 2013.
Ti do questi dettagli, perché purtroppo non tutte le aziende seguono in modo rigoroso le direttive. Conoscere il regolamento di riferimento potrà sicuramente aiutarti.
Successivamente, nel 2014, è stata regolamentata la questione dei parabeni.
Anche sui parabeni grande confusione per il consumatore, che interpreta la dicitura “paraben free” o “senza parabeni” come un vantaggio, quando invece il loro utilizzo è limitato e controllato.
La questione non è dell’ingrediente in sé, ma dell’intera formula!
Mi spiego meglio: spesso le aziende che dichiarano “paraben free” sulla scatola, portano il consumatore a pensare che sia un cosmetico senza conservanti, una crema “naturale” o priva di sostanze “dannose”… ma non è così?
Anzi, spesso viene aggiunta questa dicitura, su cosmetici che contengono sostanze o conservanti decisamente peggiori?
Esiste un allegato con la lista dei conservanti autorizzati e la percentuale massima consentita dalla legge sui cosmetici.
Esistono poi degli ingredienti con attività di conservante e antimicrobica, che non sono in questa lista, la cui percentuale non è regolamentata dalla legge.
Spesso sono sotto la dicitura “Parfum” e questo crea nuovamente una gran confusione.
Utilizzare ingredienti del genere, consente di dichiarare la dicitura “senza conservanti”, ma è chiaro che non è così?.
In questo modo si lascia intendere al consumatore che i conservanti siano sostanze da evitare?.
Doppio inganno:
- Si utilizzano ingredienti con proprietà conservanti, ma che possono essere dichiarate come sostanze “NON conservanti”
- Il messaggio arriva al consumatore come se fosse un vantaggio ?
Lascia che ti spieghi brevemente cosa accadrebbe ai cosmetici senza un adeguato sistema di conservazione.
Il prodotto senza conservanti si caricherebbe di batteri di ogni tipo, funghi, Pseudomonas, Enterobacter, Escherichia Coli, Citrobacter, muffe, dannosi per la tua pelle e per la tua salute.
Un cosmetico, prima di essere immesso sul mercato, deve essere notificato al portale di vigilanza dei cosmetici (CPNP), corredato di schede tecniche, schede di sicurezza, scadenza, PAO (Period After Opening) e Challenge Test.
Cos’è il Challenge Test di un cosmetico?
È un test che verifica la capacità di conservazione del prodotto/cosmetico e la sua stabilità.
Il PAO in particolare, stabilisce cosa succede ad un prodotto dopo che la confezione è stata aperta, toccata, esposta all’aria, alle tue dita.
Stabilisce inoltre quanto tempo impiega prima di perdere la sua stabilità, sicurezza ed efficacia.
Il PAO è estremamente importante, infatti, solo in pochi i casi può essere omesso:
- Non è obbligatorio nei monodose.
- Nei prodotti non contaminabili e sigillati (aerosol in pressione ad esempio).
- Non va indicato nei prodotti per i quali può essere dimostrato che non vi è rischio di deterioramento.
Secondo la legge in vigore, le aziende, prima di immettere un cosmetico sul mercato, devono notificare tutti i dati e i test richiesti dal regolamento europeo.
Il tutto va notificato sul portale di vigilanza sui cosmetici (CPNP), e ogni azienda si assume tutte le responsabilità riguardo a quanto dichiarato e ai test eseguiti.
Tutta questa “produzione” di documentazione e test specifici a norma di legge è piuttosto costosa (te lo garantisco, provare per credere) e purtroppo è appurato che non vi è certezza che tutte le aziende si attengano al regolamento in vigore ?.
Mi fermo qui… non vado oltre, guarda il video e spero di esserti stata d’aiuto
Con questo si conclude l’articolo di oggi dedicato ai conservanti.
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Alla prossima settimana
Martina ?