Esfoliante viso e peeling chimico, cosa succede alla pelle secca

Oggi parliamo di esfoliante viso e di peeling chimico.

Giorni fa mi hanno scritto alcune colleghe, raccontandomi di aver partecipato ad un corso di formazione e di aver sentito delle spiegazioni sulla fisiologia della pelle alquanto singolari, spiegazioni che le hanno lasciate molto perplesse e dubbiose.

Poverine, hanno ragione!

Vi racconto cosa è successo.

Durante una spiegazione sulla pelle secca e sull’utilità dell‘esfoliante viso sono state date queste informazioni, testuali parole:

“più lo stato superficiale della pelle è secco, più sigilla male tutti gli strati sottostanti, con l’esfoliante rimuoviamo questi strati?”,

Qui la perplessità è doppia!

Dato che hanno chiesto il mio parere e un chiarimento, ho ritenuto doveroso fare alcune precisazioni per proteggervi da informazioni che possano danneggiare la vostra meravigliosa pelle.

La pelle è un organo omeostatico, si adatta a quello che succede nell’ambiente circostante e sulla sua superficie.

Quando ancora oggi sento definire lo strato corneo un “ammasso di cellule morte” mi si rizzano i capelli, ma sentire anche che più lo strato superficiale è secco più sigilla gli strati sottostanti, mi fa davvero riflettere sul livello di preparazione di alcuni “insegnanti” o presunti tali.

Cercherò di spiegare in modo semplice quello che accade alla pelle.

Ti avviso, dovrò scendere un po’ nel tecnico…

La pelle produce fisiologicamente uno strato nuovo al mese e su questo penso non ci siano dubbi.

Questo tempo può essere modificato dalle condizioni ambientali e da quello che accade sulla superficie cutanea.

Iniziamo una breve lezione di fisiologia della cute adatta a tutti, utilissima per comprendere l’utilità di una routine cosmetica adeguata.

Analizziamo prima di tutto ciò che può creare disidratazione e secchezza alla pelle e cerchiamo di capire chi controlla il regolare turn over cellulare e cosa lo destabilizza.

1. Quando facciamo una detersione della pelle aggressiva o scorretta, alteriamo il pH. Il pH debolmente acido controlla il distaccamento fisiologico delle cellule desquamanti (quelle più esterne).

Conseguenze: pelle secca e desquamata.

2. A causa della secchezza provocata da un pH neutro o alcalino, si creano delle piccole “fessurazioni” nella barriera cutanea.

Conseguenze: ulteriore perdita di acqua.

Insieme a questa “perdita eccessiva” di acqua, la pelle perde ioni di calcio. Una riduzione di ioni calcio viene interpretata dalla cute come un segnale per attivare precocemente la formazione di un nuovo strato.

Se stai pensando che questo sia un evento positivo, ti fermo subito. Quando la pelle produce uno strato nuovo in tempi brevi, il nuovo tessuto è fragile, incapace di difendersi dai raggi solari, dai batteri e dall’ambiente.

Conseguenze: rossori, impurità, macchie, infiammazione.

3. Se fai uso di un esfoliante viso troppo forte o troppo frequentemente, solleciti il distaccamento precoce delle cellule cornee e impedisci la formazione del tuo NMF (Natural Moisturising Factorl, Fattore Naturale di Idratazione).

Dallo sfaldamento progressivo delle cellule cornee derivano gran parte dei componenti del fattore naturale di idratazione. È grazie ad esso che la pelle ha la capacità di trattenere acqua.

Se rimuovi questo strato superficiale della cute continuamente, la via verso una pelle perfettamente idratata sarà tutta in salita.

Senza contare le conseguenze di una disidratazione cronica di cui abbiamo appena parlato.

4. Veniamo ora alle “pellicole”: siliconi, acrilici, polimeri, derivati del petrolio, paraffine.

Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, la pelle è un organo omeostatico. Quando applichi una “pellicola” sulla superficie della pelle, la capacità naturale di trattenere acqua viene completamente falsata.

Gli ingredienti che compongono le “pellicole”, non hanno niente a che fare con i naturali componenti della cute.

La natura sintetica delle “pellicole” interferisce con l’idratazione fisiologica e con tutti i processi che abbiamo appena analizzato.

5. Ultimo ma di sicuro non meno debilitante per la pelle sono gli esfolianti e il peeling.

Cosa succede alla cute quando utilizziamo un peeling chimico o un esfoliante viso anche se per uso domiciliare? Si favorisce il distaccamento delle cellule cornee (quelle superficiali).

Il peeling chimico è un chelante, capaci cioè di legarsi al calcio presente nelle giunzioni tra una cheratina e l’altra. Ti ricordi della cheratina? È la proteina di superficie della nostra cute.

Le cheratine sono tenute insieme da altre proteine e quando il peeling chimico si lega al calcio presente in queste proteine, i legami saltano.

Così nei giorni successivi al peeling chimico vedi la pelle squamarsi e formare una sorte di “forforina”.

Dopo aver analizzato a grandi linee cosa accade alla pelle, secondo la tua fervida mente pensante di bSoullina, converrai che le affermazione fatte al corso di formazione sono veramente “sconcertanti”.

Detto questo come sempre ti invito a informarti e ad approfondire SEMPRE…

La pelle è la tua e non ne hai una di ricambio

Un abbraccio tecnico

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