Un solo giorno non mi bastava: per me marzo è il mese della donna, perché rappresenta la rinascita, la fioritura dopo un lungo inverno, che spesso per noi grandicelle coincide anche con la menopausa.
In questo momento vorrei che ci fermassimo un attimo perché, come è anche giusto che sia (e io per prima!I), siamo proiettate verso il futuro, verso nuovi obiettivi… verso la tanto attesa estate!
Però ti chiedo di fermarti un secondo e guardare indietro.
Guardare indietro non significa immergersi nel passato, ma apprezzare tutta la strada che hai fatto finora.
Sai qual è la cosa più brutta della moda di voler essere giovani e “cancellare” gli anni che ci portiamo appresso?
Il fatto di voler annullare tutto il bagaglio di emozioni, esperienze e vissuto che abbiamo.
Vedi, quando ero piccola mi immaginavo il futuro un po’ più facile, non te lo nego.
Ma adesso che ci siamo dentro, questo futuro che mi immaginavo da bambina, le promesse di un graduale miglioramento dei diritti umani e dell’uguaglianza tra i sessi mi sembrano un po’ vuote.
Il ruolo di noi donne è ancora percepito come marginale in molti ambienti lavorativi, come anche la percezione sociale dell’identità femminile in genere – e gli eventi dello scorso novembre ci hanno dimostrato che il femminicidio è ancora una pericolosa minaccia per molte di noi.
Non possiamo permettere che le difficoltà che abbiamo provato sulla nostra pelle siano le stesse che lasciamo alle nostre figlie e alle generazioni future.
Questa è una sensazione che percepisco specialmente adesso che sto diventando grande.
La nostra occasione di rinascita: un nuovo approccio alla menopausa
Con la menopausa mi sono trovata a un bivio, potevo scegliere di ignorare le problematiche, dirmi che non posso farci nulla, che ormai è inutile combattere.
So che è il modo in cui si tende a vivere questa fase così particolare e delicata, ma non è possibile escludere a priori altre possibilità.
Così ho capito che potevo anche scegliere di rimboccarmi le maniche e continuare a far valere la mia voce e sostenere quella delle altre donne come me.
Continuare a fare il possibile per raggiungere i miei obiettivi e continuare a sentirmi bella, sentirmi donna ogni giorno.
Marzo è il mese della donna, il momento di dedicare alcuni dei nostri pensieri a cosa possiamo fare realmente per permettere a noi stesse e tutte le altre donne di vivere (e vivere la propria femminilità) al meglio.
Non ti dico di “congelare” in un unico giorno una festa che vuol dire tutto e niente… Ti consiglio solo di approfittare di questa fase di rinascita dell’anno per guardarti allo specchio.
Accettare quello che vedi riflesso, ascoltare cosa ti comunica il tuo corpo, cosa esprime la tua pelle e agire di conseguenza, per ritrovare benessere ed equilibrio!
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Parola di Martina Bindi,
creatrice del metodo “bella senza trucco a 50 anni”